I muri rappresentano un po' lo specchio della gente che gravita attorno.
O perchè ci abita o perchè ci passa o perchè raramente ci passa qualcuno.
Muri bianchi, lindi, levigati.
Oppure coloratissimi.
O anche anonimi,grigi, tetri.
Oppure scrostati, ammuffiti, ignorati.
O ancora riempiti di scritte fatte da innamorati, da arrabbiati, da annoiati, da artisti in erba.
I muri delimitano, limitano, chiudono, inglobano, asfissiano.
Ma anche proteggono, rincuorano, tengono al caldo, riuniscono, congiungono.
I muri ritratti nelle foto sono in prevalenza di Burano, dipinti e ridipinti dagli abitanti con amorevole e marinaresca ostinazione.
(Fotografie scattate nel marzo 2014. Insieme ad altre sono state inserite nel libro omonimo fatto stampare formato 30x30 nell'aprile 2014 presso Blurb)
“I muri sono freddi, anonimi, duri, inamovibili, algidi.
Ma dentro quattro mura può esserci calore, solidarietà, amore, complicità, passione.
I muri possono essere curati, dipinti, candidi, lisci, rugosi, ricoperti di scritte o disegni; oppure possono essere scrostati, rotti, abbandonati.
Il tempo può dare loro valore o sofferenza.
Contro i muri possono consumarsi azioni oscure, torbide oppure eroicheo tragiche, da ricordare con una lapide.
Ma i muri possono anche essere una meravigliosa tavolozza di colori, illuminata dal sole radente del mattino e allora sono solo un caldo rifugio.”
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